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Com'è fatto il sangue

Il sangue

II sangue che circola nel nostro organismo è, in media, cinque litri e corrisponde a circa 1/12 del peso corporeo.
E' un fluido viscoso, di colore rosso costituito da:

  • cellule rappresentate dai globuli rossi, dai globuli bianchi e dalle piastrine
  • plasma liquido giallastro costituito da acqua per il 90%, da proteine per il 6-8% e da elettroliti per il 2-4%.

Per la loro funzione vitale il sangue ed i suoi costituenti trovano un ampio impiego terapeutico, vengono, infatti, utilizzati per la cura di diverse malattie e in alcuni casi rappresentano un rimedio urgente e indispensabile per la salvezza della vita del paziente.

I globuli rossi (eritrociti o emazie)

Grazie ad una proteina in essi contenuta, l’emoglobina, ricca di ferro, i globuli rossi svolgono un'importantissima e vitale funzione, quella di trasportare l'ossigeno ai tessuti eliminando l'anidride carbonica.
Vengono trasfusi in caso di anemia dovuta a: emorragie acute, traumi/ferite, deficit congeniti (ad esempio talassemia, mancanza di alcuni enzimi dei globuli rossi...), leucemie, interventi chirurgici, tumori solidi.

Globuli bianchi (leucociti)

hanno una funzione di difesa dell'organismo. Alcuni servono a distruggere le sostanze estranee penetrate nell'organismo; altri servono alla formazione di anticorpi. Sono divisi in Granulociti, Linfociti e Monociti.
I valori normali vanno da 4.000 a 10.000 per millimetro cubo.

Le piastrine

Sono i più piccoli elementi del sangue. In un millimetro cubo si trovano da circa 140.000 a 400.000 piastrine. La loro durata media è brevissima: 7 giorni. Intervengono per prime nel processo di emostasi: depositandosi sul vaso leso formano un "tappo" che arresta la fuoriuscita di sangue.
Vengono trasfuse in caso di piastrinopenia dovuta a: chemioterapia anti –cancro, leucemie, tumori solidi, gravi carenze congenite

Sono i più piccoli elementi del sangue. In un millimetro cubo si trovano da circa 140.000 a 400.000 piastrine. La loro durata media è brevissima: 7 giorni. Intervengono per prime nel processo di emostasi: depositandosi sul vaso leso formano un "tappo" che arresta la fuoriuscita di sangue.

Vengono trasfuse in caso di piastrinopenia dovuta a: chemioterapia anti –cancro, leucemie, tumori solidi, gravi carenze congenite

Il plasma e i suoi derivati

Il plasma da aferesi, congelato entro 6 ore dal prelievo, viene conservato in freezer ad una temperatura di -40/-80 C° viene trasfuso ai pazienti, e solo in eccedenza, inviato all'industria convenzionata. L'utilizzo clinico serve per esempio nella cura di: coagulazione intravascolare disseminata, porpora trombotica trombocitopenica, deficit di fattori dello coagulazione , gravi malattie del fegato con emorragia.

Il plasma ottenuto per separazione dal sangue intero viene sempre e soltanto inviato all'industria
I farmaci plasmaderivati (albumina, immunoglobuline generiche e specifiche, fattori della coagulazione) sono, invece, il risultato della lavorazione industriale del plasma e costituiscono, in alcuni casi, dei farmaci salvavita.
Le principali indicazioni sono: emofilia (A e B), malattie del fegato (cirrosi, cancrocirrosi…), deficit immunologici, profilassi delle infezioni (od esempio tetano ed epatite B).

Essendo di molto aumentato l'utilizzo degli emoderivati nella pratica clinica, la necessità di aumentare i litri di plasma raccolti, ne è la conseguente necessità.

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